18 Luglio, Miniera di Cludinico – Ovaro

Inferno

Quale luogo più suggestivo di una miniera quando parliamo di inferi? L’ex miniera Creta d’oro fa parte di un antico complesso che si snoda per chilometri nel sottosuolo dei boschi del Monte Seri. 

I Canti

Cant0 I 

Dante a metà del viaggio della vita, si accorge d’aver smarrito il giusto cammino e di essere entrato sonnacchioso e senza saper come, in una selva orrida e oscura. Leggi tutto

Cant0 II

Il poeta sul punto d’intraprendere il pellegrinaggio aspro e pietoso nell’oltretomba, invoca le Muse, e, preso da un subito scoramento, chiede a Virgilio s’egli -pensa che le sue spalle sieno da tanto a sostenere siffatto peso. Leggi tutto

Cant0 VII

Anche Pluto col suo gergo misterioso vorrebbe spaventare Dante; ma Virgilio riduce il primo aspramente al • silenzio nel nome di Dio e rincora il suo alunno. Così, inoltrandosi per la riva infernale, i due poeti penetrano nel quarto cerchio, mentre la fiera crudele cade a terra. Leggi tutto

Cant0 XXXII

Dante,  temendo che la sua lingua non sia da tanto per cantare l’asprezza dell’ultima e spaventosa regione dell’Inferno, fondo di tutto.l’universo, invoca le Muse. Poi, dopo un’invettiva contro i traditori, in cui si ottenebra la divina particola dell’anima umana, riprende la narrazione. Leggi tutto

Cant0 XXXIII

Il peccatore interpellato da Dante s!induce a rinnovellar col ricordo il suo dolore pur di poter infamare la memoria dell’ombra a cui egli rode il teschio. Si dà subito a conoscere per il conte Ugolino della Gherardesca, e designa il suo nemico per l’arcivescovo Ruggeri;Leggi tutto

Cant0 XXXIV

Virgilio addita a Dante i vessilli del re dell’Inferno, cioè le sei ali di Lucifero, che fanno sul poeta l’impressione di un mulino a vento, allorché l’aria è offuscata da un velo di nebbia o dalla oscurità della notte. I due pellegrini sono ormai giunti al quarto ed ultimo girone del pozzo di Cocito, alla Giudecca, in cui si sconta la colpa del tradimento verso i benefattori.Leggi tutto


Estratti da Eugenio Levi, La Divina Commedia esposta al popolo, Sonzogno

Lince

Il luogo

Nella vallata del Degano, popolata da numerose borgate dense di sorprese, nel sottosuolo si nasconde un reticolo di ben 150KM di cunicoli frutto della fatica della popolazione locale fina dal Settecento. Ora è visitabile il tratto denominato “Creta d’oro” dove l’aria pura e fresca ci rinnova le energie.

Qualche immagine delle letture

Informazioni pratiche:

Tutti i luoghi delle letture di Dante in Carnia sono facilmente raggiungibili, con parcheggio auto nei pressi. Per i brevi tratti di avvicinamento che possono essere anche dei sentieri con piccoli guadi, vi consigliamo di indossare calzature adeguate e portare con voi dell’acqua e uno snack.

In caso di maltempo l’evento si terrà presso il Museo della Miniera.

Ci troveremo al punto di parcheggio circa 30′ prima dell’orario previsto per raccogliere il gruppo e avviarci verso l’entrata della Miniera (sentiero nel bosco 10/15 minuti di cammino).

Al temine delle letture ci troveremo all’Hotel Aplis di Ovaro per un simpatico rinfresco (Località Applis, n.2/C, tel 0433.619008).

Come arrivare:

Per raggiungere Cludinico da Udine si può prendere l’autostrada A23 fino alla Carnia, seguire poi la regionale SR52 in direzione Tolmezzo fino  alla rotonda nel centro di Villa Santina, dove si segue la direzione Ovaro sulla SR355. Dopo il ponte per Muina, poco oltre si svolta a destra per Cludinico. Il punto d’incontro è nei pressi dell’ingresso del Museo dell’Ex Miniera /Info Point.

Plus code:
FV4J+HM Cludinico, Provincia di Udine

30

Nelle vicinanze:

Il luogo di lettura si trova all’ingresso della Miniera, un impressionante complesso minerario di 150 Km ora reso parzialmente visitabile (in occasione della giornata dell’evento è possibile prenotare una visita dalle 14 alle 16: 3401609684 Paolo Querini – Carnia Greeters). Il percorso parte dall’Info Point di Cludinico e con un sentiero di 15′ nel bosco raggiunge l’ingresso della Miniera. 

Merita senz’altro una visita la frazione di Aplis, con il suo Centro Turistico Ambientale che fra le varie cose conserva una antica segheria veneziana, una Torre Calcinaria e un Museo naturalistico.

Nella contrada di Gorto segnaliamo gli scavi presso la Chiesa di San Martino, che hanno portato alla luce i resti di una chiesa paleocristiana del V sec. d.C.